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Mimmo Borrelli racconta La Cupa 26/6/23

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presenta
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con gli artisti dello spettacolo
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Piazza della Repubblica 114
Pozzuoli

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(Enrico Fiore)

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(Renato Palazzi)

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โ€œโ€™La cupaโ€™ รจ lo strascico nevicato in polvere di tufo, la deriva della nostra societร , dove la manipolazione dellโ€™odio di massa conduce al potere. Il protagonista Giosafatte โ€™Nzamamorte ha celato e nascosto, sotterrato per anni, un orrore e sulle falde acquose di quellโ€™orrore ha creato un mondo osceno e irraccontabile. Questโ€™opera narra la deriva di un pianeta in un tempo senza creazione, senza creativitร ; prima si giocava con le pietre e con quelle ci si immaginava a essere guerrieri, soldati o principi e mostri, ora quei mostri sono giร  creati e con un gesto su un touch-screen si ha la sensazione di portarli alla vittoria. In questo pensiero ho condotto una riflessione piรน grande: lโ€™impossibilitร  di essere padre senza mal ferire e senza peccato. In un mondo che definivo qualche anno fa alla deriva e ora in balia dellโ€™arenile di una baia che non ha porto, non ha civiltร , non ha bussola, versante, senso, rotta e non ha neanche un ponte al quale attraccare, nรฉ posto sicuro dove emigrare. Anche se fosse lโ€™inutile pontile della mia Torregaveta. Creare vita, essere pronti a essere i padri, รจ ancora auspicabile? La famiglia รจ il termometro dellโ€™esistenza, รจ la spia che da sempre, nella sua virulente forma, ha lasciato scoperte le facciate agli scoppi delle sue crepe. Dalla terra sono stati creati uomini e case. Dalla pietra, dalle insidie della terra, ci difendiamo con la pietra, nella pietra ci tumuliamo. La rivolta รจ il crollo. Mettere sottosopra, commettere stragi o resistere ai cambiamenti per mutare quei cambiamenti stessi. Un rituale di trasformazione e metamorfosi. Una favola di anime, uomini e bestie che si chiude con una frana che smuove tutte le malefatte dissotterrate e nascoste.โ€